Da dove proviene la bresaola? La risposta lascia senza parole

Oggigiorno quando si parla di grandi salumi della tradizione gastronimica italiana non si può fare a meno di menzionare la bresaola, un insaccato gustoso e saporito dal profilo nutrizionale perfetto per tutti coloro che cercano qualcosa di buono e al contempo magro, dunque relativamente sano. Originaria dell’Italia settentrionale, ha iniziato in poco tempo ad affermarsi in tutto il territorio nazionale.

Perfetta da mangiare in occasioni diverse, sia da sola che all’interno di due fette di pane oppure ancora accompagnata da qualche scaglia di grana questo affettato viene tipicamente prodotto in due zone precise nord Italia, in Valchiavenna (Lombardia) e, più di recente, in Val d’Ossola (Piemonte). In entrambi i casi, comunque, vengono scrupolosamente seguite delle rigide regole che ne garantiscono la bontà e qualità.

Storia e origini della Bresaola

Sebbene abbiamo menzionato il fatto che oggi questo salume venga prodotto in due specifiche località geografiche, la sua origine ha profonde radici nella tradizione della Valtellina, una valle situata nella zona delle Alpi lombarde, dove la produzione di carne essicata è una pratica plurisecolare. La parola odierna con cui la indichiamo, infatti, deriverebbe con molta probabilità dal termine dialettale “brasa”, con cui si indicava la brace utilizzata per fare asciugare la carne in tempi antichi.

Indicare con certezza una data precisa riguardo la sua effettiva nascita è davvero molto difficile tuttavia possiamo ritrovare le prime testimonianze letterarie attestanti la sua produzione già nel XV secolo; è ritenuto, comunque, che l’origine di questo salume sia antecedente a questo periodo temporale. In ogni caso, la produzione inizia a crescere e dal XIX secolo comincia ad essere esportato in tutta Italia e anche fuori dai confini nazionali, in Svizzera.

Un alimento magro perfetto per tutte le esigenze

Uno dei punti di forza della bresaola risiede nelle sue qualità e valori nutrizionali. Rispetto ad altri salumi, infatti, la bresaola è particolarmente povera di grassi, con un contenuto di circa l’1-2%, e ricca di proteine (circa 30-35 grammi per 100 grammi di prodotto). Queste sue caratteristiche la rendono una scelta ideale per chi desidera aumentare l’assunzione di proteine con un ridotto contenuto di grassi. Essa viene indicata dunque:

  • Per le diete povere di grassi
  • Per gli sportivi e i bodybuilder
  • Per chi vuole uno spuntino salutare e leggero

Oggi la bresaola è talmente apprezzata che in diverse zone della Lombardia, Valtellina in primis, è diventata protagonista per eccellenza di vere e proprie festività dedicate alla sua preparazione e degustazione. In cucina essa può essere servita non soltanto come antipasto ma come parte di piatti più complessi quali risotti o paste fredde e in questo senso, con l’evolversi della gastronomia, non è rado trovarne delle versioni gourmet, arrichite con spezie particolari o ingredienti diversi da quelli usati per prepararla tradizionalmente.

In ultima analisi, quando acquistate la bresaola, prestate attenzione a cosa comprate, in quanto non tutte sono uguali e nel mondo della globalizzazione moderna non è difficile imbattersi in prodotti di bassa qualità. La bresaola buona deve sempre presentarsi con un coloro rosso scuro, priva o con poche tracce di grasso e dal sapore delicato ma ben percepibile.

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