Non usare mai questa marca di margarina: è tra le più scadenti in commercio

La margarina viene conosciuta soprattutto come la principale forma di sostituto del burro, che è di provenienza tendenzialmente “animale”, derivando dalla parte grassa del latte, nei confronti invece della margarina che ha una composizione tendenzialmente vegetale. Nonostante questo, questo prodotto non gode di una stima elevatissima da parte dei nutrizionisti. Quale margarina non usare?

In senso molto generale ed ampio la margarina è qualcosa che ha una consistenza simile al burro ed ha una storia abbastanza antica da essere interessante. Non sono oggi tutte uguali, anche perchè le nuove composizioni rendono un particolare prodotto migliore rispetto ad altri, in sostanza anche tra le varie margarine si può dire che non sono tutte uguali.

Il perchè della margarina

Ma cos’è la margarina? E’ un composto formato, nella forma moderna, tendenzialmente da grassi di provenienza vegetale come oli e prodotti simili, ma il suo passato è diverso, infatti è stata concepita quasi due secoli fa come sostituto del burro, ma in una forma più economica. Inizialmente era costituita dal sebo, ossia da una parte grassa del bovino. Solo successivamente quasi sempre è divenuto un prodotto vegetale.

Ai tempi con la conservazione dei cibi ancora difficile, era necessario un prodotto che potesse durare più a lungo. La margarina ha avuto inizialmente difficoltà ad imporsi, perchè poco attraente e decisamente portato a sostituire il burro solo in parte, nel corso del Novecento la produttività è aumentata grazie anche al processo di idrogenazione.

Quale margarina evitare e quale scegliere

Questo però ha portato alla costituzione di alimenti come la margarina “moderna” che è simile al burro nella consistenza, composto da due parti, una più oleosa ed una liquida che però risulta essere un qualcosa di “raffinato” contenente grassi idrogenati quindi “modificati” che in senso generale non sono assolutamente nutrienti come il burro stesso. Ad esempio:

  • Spesso gli oli impiegati non sono di qualità eccellente
  • Il processo produttivo annulla i benefici degli elementi contenuti negli ingredienti
  • I grassi trans sono maggiormente dannosi per la salute.

Però oggi come accennato in anticipo, vi è una maggiore attenzione nei confronti di prodotti simili ed anche la margarina non è tutta da “gettare” via, esistono varianti decisamente interessanti che vanno riconosciute perchè maggiormente utili per l’organsimo e che potenzialmente possono rientrare nel contesto alimentare quotidiano semplicemente facendo attenzione.

La parte grassa riportata sull’etichetta non dovrebbe superare di molto il cinquanta per cento della costituzione, possiamo quindi anche scegliere una margarina che contiene meno grassi saturi rispetto alla media. E’ interessante notare che la nomea “negativa” della margarina sia divenuta così popolare da scomparire anche nel nome, rispetto al passato.

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