Cosa succede a chi mangia la pasta poco cotta? Ecco la risposta

Un piatto di pasta, in Italia, ha sempre rappresentato una valida soluzione per qualsiasi contesto alimentare. Puoi avere il frigo vuoto, ma troverai sempre una confezione di pasta dentro la tua dispensa. Basta condirla come vuoi, bastano davvero pochi ingredienti, per trasformare la pasta in un delizioso piatto da consumare sia a pranzo che a cena.

Molti italiani hanno una preferenza di cottura della pasta, cuocendola più scotta o più al dente. E proprio per questo, spesso, ci domandiamo quali possono essere gli effetti collaterali della pasta poco cotta, in quanto l’amido che contiene non subisce il processo di gelatinizzazione che rende più digeribile. Quindi, è importante comprendere quali sono gli effetti positivi e negativi della cottura al dente.

Benefici ed effetti negativi della pasta poco cotta

Nella pasta poco cotta è presente un contenuto di amido meno alterato rispetto alla pasta scotta. Questo cosa significa? Che gli zuccheri presenti nell’alimento vengono rilasciati gradualmente nel sangue, permettendo di evitare i picchi glicemici e mantenendo così i livelli di glicemia nella norma. Quindi, la pasta al dente comporta dei benefici chi ha problemi di sbalzi della glicemia.

Tuttavia, la pasta poco cotta può rappresentare un problema per chi ha un apparato digestivo molto sensibile. Se si soffre di una condizione particolare, come il colon irritabile, la digeribilità diventa molto difficile, in quanto gli amici contenenti non subiscono un processo che permette loro di abbassare la loro pesantezza.

I sintomi comuni dopo aver consumato la pasta poco cotta

Per alcune persone mangiare la pasta al dente o poco cotta può comportare alcuni effetti collaterali. Quando l’amido è ancora leggermente crudo può causare gonfiore, pesantezza e tensione addominale. Ma anche il glutine può risultare più difficile da processare in questo caso, creando anche un effetto simile all’intolleranza. Se dovessi accusare difficoltà a digerire la pasta cotta, potrai subito notare i seguenti sintomi:

  • Gonfiore addominale.
  • Pesantezza e stanchezza.
  • Crampi addominali.
  • Nausea.
  • Stitichezza o rallentamento digestivo.

Ovviamente non tutti possono avvertire gli stessi sintomi, in quanto possono variare da persona a persona. Ma sai che se preferisci la pasta al dente, ma hai problemi digestivi, puoi seguire alcuni accorgimenti utili che ti aiuteranno a migliorare la digestione? Ad esempio, opta per la pasta integrale o per farine diverse dal grano raffinato. Inoltre, scegli dei condimenti a base di verdure o molto leggeri che aiuteranno a processare l’alimento senza sovraccaricare lo stomaco.

Infine, come spiegato in questo articolo, preferire la pasta poco cotta comporta diversi benefici, ma anche degli effetti collaterali. Se ci sono condizioni che comportano problemi di glicemia o di diabete, la pasta al dente permette di stabilizzare i livelli di zuccheri nel sangue. Ma in certe condizioni che generano problemi digestivi, la pasta poco cotta potrebbe alterare ulteriormente la capacità digestiva.

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